La terapia fotodinamica è una metodica non invasiva che sfrutta le proprietà di alcune sostanze fotosensibilizzanti. Queste sostanze, applicate per via topica a determinate concentrazioni e dopo un certo periodo di incubazione, hanno la capacità di localizzarsi a livello dei tessuti bersaglio senza interagire con i tessuti sani circostanti.

La PDT risulta essere ben tollerata dal paziente in quanto non vi sono particolari reazioni post-trattamento se non eritema desquamativo, lieve edema e in alcuni casi esiti crostosi. In ogni caso si ha il recupero dell’integrità cutanea nel giro di 5-15 giorni.

Le sostanze utilizzate in ambito dermatologico sono molecole di tipo porfirinico e loro derivati, ad esempio l’ALA (l’acido 5-aminolevulinico) e il suo estere il metilaminolevunilato.

Queste sostanze si sono dimostrate tanto efficace quanto sicuro, tanto che la PDT risulta essere uno dei trattamenti con maggiore profilo di sicurezza e di efficacia.

La sostanza fotosensibilizzante viene applicata in occlusione per circa 1-2 ore sull’area di cute da trattare; il tempo di applicazione è in relazione al quadro clinico da sottoporre al trattamento e può raggiungere anche le 24 ore di applicazione.

La sostanza ha la capacità di penetrare con facilità attraverso uno strato corneo alterato concentrandosi in quantità rilevanti a livello delle lesioni dermatologiche.